Rendere più efficienti i pagamenti transfrontalieri: il valore del LEI per KYC e onboarding

31 Ottobre 2023

Nell’economia globale di oggi, il regolare svolgimento dei pagamenti transfrontalieri è fondamentale. I numeri LEI sono sempre più importanti, soprattutto nel miglioramento dei processi KYC (Know Your Customer) e di onboarding aziendale.

Sfide con KYC e due diligence nel settore dei pagamenti

Le aziende che effettuano controlli di due diligence su clienti o fornitori devono affrontare la sfida di accedere ai dati richiesti, che spesso provengono da fonti diverse. Questa mancanza di standardizzazione e frammentazione ostacola l’efficienza e il risparmio sui costi nei pagamenti transfrontalieri.

Tuttavia, l’implementazione dell’Identificativo della persona giuridica (LEI) nell’ambito della Raccomandazione 16 del GAFI potrebbe migliorare significativamente questi processi. Il LEI consente l’identificazione precisa e automatica degli ordinanti e dei beneficiari, risparmiando tempo e aumentando la sicurezza.

Il LEI come sistema di identificazione standard globale

Il Financial Stability Board (FSB) raccomanda il LEI come parte fondamentale della sua tabella di marcia per migliorare i pagamenti transfrontalieri. In collaborazione con i leader del settore, la GLEIF dimostra come il LEI può essere utilizzato per vari casi d’uso, tra cui KYC e onboarding dei clienti, convalida del titolare del conto e screening delle sanzioni.

La sfida principale con KYC è spesso l’accesso ai dati corretti. I dati del registro delle imprese variano notevolmente in termini di disponibilità e struttura. L’Indice globale dei codici LEI è l’unica risorsa globale aperta che fornisce dati di riferimento di alta qualità per identificare in modo univoco le persone giuridiche e rispondere alle domande “Chi è chi?” e “Chi possiede chi?”

In che modo il LEI migliora i processi KYC

Attualmente, i processi KYC sono spesso soggetti a errori poiché si basano su nomi di società e numeri di identificazione diversi. Tuttavia, con l’identificativo della persona giuridica (LEI), le aziende potrebbero utilizzare un identificatore standardizzato e leggibile meccanicamente, valido a livello internazionale e che riduca al minimo gli errori o le incomprensioni.

Per le società multinazionali, il LEI apporterebbe notevoli vantaggi in termini di efficienza semplificando l’identificazione degli assetti proprietari e l’accesso ai dati dell’Indice globale LEI. Ciò faciliterebbe i rapporti commerciali con le società offshore, dove l’accesso ai dati aziendali è spesso limitato.

Vantaggi del LEI per le aziende nei mercati emergenti

Per le società multinazionali che operano nei mercati emergenti, il Legal Entity Identifier (LEI) può fungere da identità attendibile e affidabile che semplifica l’onboarding di nuovi partner commerciali. Il LEI fornisce un identificatore standardizzato e valido a livello globale che crea fiducia, come dimostrato dall’esempio della Nigeria, dove il LEI ha rafforzato la fiducia nel settore finanziario.

Uno studio McKinsey ha rilevato che l’introduzione dei numeri LEI nel settore bancario globale potrebbe ridurre i costi annuali di onboarding fino a 4 miliardi di dollari. Ciò corrisponde al 5-10% delle spese annuali per i processi KYC.

Il LEI come motore del “KYC perpetuo” (pKYC)

La standardizzazione e l’automazione dei processi KYC attraverso l’identificativo della persona giuridica (LEI) potrebbero consentire il futuro KYC perpetuo (pKYC). Ciò non solo ridurrebbe il carico di lavoro corrente delle aziende, ma manterrebbe aggiornati anche i profili di rischio e semplificherebbe notevolmente le operazioni di pagamento transfrontaliere.

Il futuro del LEI nei pagamenti transfrontalieri

L’automazione dei processi KYC è solo un esempio di come il LEI può migliorare i pagamenti transfrontalieri. Il Financial Stability Board (FSB) sta lavorando alla standardizzazione dei messaggi di pagamento ISO 20022 che includono l’identificativo della persona giuridica (LEI). Ciò identificherebbe immediatamente gli ordinanti e i beneficiari e rafforzerebbe la fiducia nei flussi di pagamento internazionali.